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Amoa: per far vedere l’Africa
Amoa è una onlus bolognese nata nel 1997 e composta da volontari che si dedicano gratuitamente alla cura e prevenzione delle malattie oculari
Cosa sia AMOA lo lasciamo dire a loro stessi.
«E’ un’associazione di volontariato costituita nel 1997, iscritta all’anagrafe unica delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) dell’Agenzia delle Entrate dal 2008, aconfessionale e senza fini di lucro. È composta da volontari, in gran parte medici e professionisti sanitari che dedicano gratuitamente parte del loro tempo alla cura e prevenzione delle malattie oculari.
AMOA opera principalmente nel territorio africano a favore di uomini donne e bambini senza distinzione di razza e religione con lo scopo di sconfiggere e prevenire la cecità e di riabilitare chi non potrà più riacquistare la vista.
Mission
AMOA realizza progetti e programmi di:
• Allestimento di ambulatori, sale operatorie oculistiche e laboratori di ottica dotandoli di apparecchiature specialistiche.
• Formazione del personale sanitario locale mediante addestramento in loco.
• Prevenzione, promuovendo l’educazione sanitaria, attuando indagini di screening e correggendo le deficienze visive.
• Cure oculistiche specialistiche a livello ambulatoriale e chirurgico.
• Sostegno sanitario e formativo alle persone irreversibilmente cieche.
L’obiettivo primario di AMOA è di promuovere la sostenibilità e l’autogestione delle strutture realizzate e l’autonomia professionale del personale sanitario locale. È un modo per evitare le inadeguatezze degli aiuti e sostenere uno sviluppo organico e articolato degli interventi.
La storia DI AMOA Inizia IN REALTÀ nel 1988, quando Gian Luca Laffi incontra il senegalese Babakar Cissè. Entrambi sono presso l’Università di Ginevra, specializzandi in oculistica. Tra i due ed in modo del tutto naturale nasce una profonda amicizia che porterà Gian Luca nel 1996 in Senegal.
In questo contesto ginevrino Babakar insieme a Lilly Vogel progetta di creare un centro per ciechi in Senegal. Entrambi vogliono migliorare le condizioni della popolazione africana, ma per Lilly è anche un progetto in onore del padre divenuto cieco. Nel 1992 ottengono dal governo senegalese un terreno a M’Bour, a circa a 80 chilometri da Dakar, dove realizzano un Centro Sanitario Oftalmologico. L’11 novembre 1995 il centro inizia l’attività medica ambulatoriale con funzioni di supporto formativo ai ciechi e loro familiari con laboratorio di cucito, fabbricazione di scope e artigianato.
E proprio qui, nel 1996, tra Gian Luca e Babakar nasce un sogno: creare un ponte tra Italia ed il Senegal; trasformare il centro di M’Bour in uno dei principali punti di riferimento del paese. Gian Luca è consapevole che solo con l’aiuto di altri medici, ortottisti, infermieri può aiutare Babakar a sconfiggere e prevenire la cecità nel suo paese. Così nel 1997 costituisce AMOA, Associazione Medici Oculisti per l’Africa. Oggi, il Centro di M’Bour è divenuto un attivo Centro Oftalmologico, diretto da Babacar Cissè, ed è uno dei punti di riferimento per il Senegal. Amoa è divenuta Onlus e può contare sull’attività gratuita di molti volontari soci e non, tutti con diverse professionalità. Ci sono medici oculisti, medici specializzandi in oculistica, medici anestesisti, studenti in medicina, ortottisti, ottici, infermieri, ferristi, biologi. Con il loro aiuto AMOA è arrivata anche in Camerun, Etiopia, Zimbabwe, Ruanda, Togo e Madagascar. Molto è stato fatto, ma le patologie oculari sono tuttora molto diffuse nelle zone più povere del continente. Resta ancora molto da fare, ma AMOA è convinta che sia possibile aiutare l’Africa a vederci meglio. Oggi puntiamo sulla formazione del personale locale e su un organico sviluppo degli interventi mediante una rete di collegamento delle organizzazioni di solidarietà presenti sul territorio e delle istituzioni o autorità esistenti».
La sede di AMOA è in Viala Gozzadini 5/2 a Bologna con telefono 339 3265951 e sito internet http://www.amoaonlus.org
Redazione bolognain.info
16 Febbraio 2016