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Bologna, a posto a metà
Dalla prossima stagione in Serie A ci sarà l’obbligo di rose con almeno quattro giocatori del proprio vivaio. Il Bologna ha Ferrari e Masina, ma…
Serie A: in questa stagione era già in vigore la regola che fissava rose composte al massimo da 25 giocatori over 21, e l’obbligo di inserire nella lista un minimo di 8 giocatori provenienti dal cosiddetto Vivaio Nazionale. Quindi aver giocato per 3 stagioni o 36 mesi anche non consecutivi in Italia nel periodo dai 15 ai 21 anni. Ora le cose cambiano, restano 17 giocatori “free”, ma quelli obbligatori del Vivaio Nazionale scendono a 4 ed è stata introdotta la regola dei 4 calciatori del Vivaio del Club, con le stesse regole temporali.
Il Bologna in questo momento è a posto a metà, nel senso che due giocatori in prima squadra formati nella minicantera rossoblu ci sono: Ferrari e Masina. A metà anche nella classifica dei club già a posto fino a quella delle società a zero. Fanno parte della prima fascia Milan ed Empoli con 5 elementi, dell’ultima Chievo, Sassuolo e Torino con 0.
Questa regola accresce l’importanza della cura dei settori giovanili, ma potrebbe caratterizzare il mercato anche in maniera inattesa, con acquisti e scambi non previsti resi necessari per non indebolire troppo le formazioni con innesti forzati dalle giovanili.
E per quello che riguarda un nome preciso del mercato, a Torino la stampa locale ha già fatto i conti in casa Juventus scoprendo che del Vivaio del Club in prima squadra c’è il solo Marchisio, potrebbe arrivare a 2 con il terzo portiere Audero, ma considerando che il vice di Buffon, Neto, andrà via e che non sarà confermato nemmeno l’accessorio Rubinho, ecco che per il ruolo di portiere in seconda è saltato fuori il nome di Mirante. Che è cresciuto nel vivaio bianconero ed è giudicato a ragione elemento affidabilissimo, come confermato dalla convocazione azzurra per lo stage in vista degli Europei in Francia.
Non si tratterebbe di uno “scippo” sportivo, quello no, ma la ben nota antipatia per la Vecchia Signora guarda sempre con sospetto e risentimento ad eventuali manovre del genere. Forse, però, bisognerebbe anche ragionare in un’ottica diversa, perché il sacrificio, chiamiamolo così, di Mirante potrebbe comportare non solo un beneficio economico per il Bologna, ma anche l’irrobustimento della rosa con uno dei tanti giocatori che la Juve ha o in sovrannumero o in arrivo. E in questo caso si tratta di tutti giovani di sicuro valore già acquistati o prenotati e che la società torinese girerà in prestito. Se non vado errato, l’ultimo affare del genere fra bianconeri e rossoblu riguardava un certo Gabbiadini, che però qua giocò poco o nulla, chiuso da Gilardino e fra i vari elementi scelti dalla Juve state sicuri che uno del suo livello che farebbe comodo al Bologna che verrà c’è sicuramente.
Lorenzo Gioberdi
17 Maggio 2016