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Bologna-Roma: storie possibili
La gara di sabato pomeriggio è tutto meno che scontata, perché se i giallorossi sono più forti, i rossoblu possono essere più furbi. Puntando sui… falsi
Non c’è confronto. Sulla carta. Classifiche recenti alla mano e occhiate agli organici la Roma è più forte del Bologna. Che non significa aver già vinto l’incontro di sabato prossimo alle 18. Ma avere più probabilità di farlo sì. Non sicurezze perché il bello del calcio è che si parte 0-0 e che se sei bravo a non prendere gol, prima necessità per le squadre più deboli, poi può succedere di tutto. In assoluto senza confronti diretti con il Bologna la Roma è sufficiente in difesa, buona a centrocampo ed eccellente in attacco. La squadra di Donadoni sa essere buona in tutti e tre i settori, ma capace a trasformare il 6+ del settore arretrato giallorosso in una insufficienza. Come?
Attaccando con un falso nove – Mounier – e un falso terzino – Masina – scompigliano i piani di un Garcia che non ci è mai apparso un Napoleone. Per fare questo ci vogliono tre condizioni. Che la difesa, che in fase di possesso diventa a tre, garantisca sufficiente protezione con l’arretramento di Masina e la protezione di qualche centrocampista sulla fascia sinistra. Che il centrocampo sia soprattutto dinamico. E la fantasia arriverà. Che là davanti la scelta di Donadoni sia azzeccata. Per un modulo con una sola punta e Brienza in appoggio-agguato subito dietro. Oppure in maniera più spregiudicata ma senza poi alternative con Mancosu vero nove. Ragionamenti che partono dall’idea che né Destro né Acquafresca siano della partita.
Oleg Begotti
17 Novembre 2015