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In Città Quercia

Pubblicato il 4 Marzo, 2016 | da bolognain

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Canestri e flussi energetici

Da cestista di vaglia, Roberto Quercia è diventato un pranoterapeuta. Sabato 5, a Bologna, parlerà della sua lunga esperienza professionale

Roberto Quercia, detto Bob Oak, è stato un cestista di vaglia in Serie A, negli anni 70 e 80. Poi, quasi per caso, ha scoperto un mondo nuovo fatto di flussi energetici e campi magnetici e ha preso ad usare le sue mani per uno scopo molto diverso da quello di fare canestro: la pranoterapia. Argomento che illustrerà, con la sua trentennale esperienza, in un incontro sabato 5 marzo, alle 17.00, presso la Libreria Naturista di Via Albari 2.

A Bologna Quercia è di casa, perché qui abita e lavora almeno tre giorni la settimana. Già: ma “come” lavora? La battuta classica, fra vecchi amici è: come il Mago Oronzo, con l’imposizione di queste mani… Roberto ride e poi si lancia in una lunga descrizione, passionale com’era il suo modo di vivere la pallacanestro

«Iniziamo con il dire che il pranoterapeuta non è uno stregone. Io ho una Laurea in Scienze Motorie e diversi diplomi specifici e ho iniziato a seguire questa pratica tanti anni fa, quando in prima persona sono guarito da guai fisici fino ad allora ormai cronici. E non solo fisici: in partita ero un leone, per strada mi spaventava essere fra la gente. Mi hanno insegnato intanto ad usare nuove forme di respirazione. Noi non lo sappiamo, ma l’aria è una droga positiva e il Reberthing è una pratica eccezionale».

«Poi ho iniziato a conoscere la pranoterapia e a scoprire che ognuno di noi ha e vive di energia, naturalmente in proporzioni diverse: c’è chi alla chitarra sa fare solo il giro di Do e chi è Andrés Segovia. Io ho scoperto che questa energia alcuni la possono passare con le mani, anche senza contatto, e che può servire per guarire. Come agisco? Il pensiero è una forma di creazione e di energia che si può trasmettere e che io uso quando opero, visualizzando il problema. Ci sono cose che forse molti rifiutano di comprendere, ma le cose sono molto semplici: se pensi positivo stai comunque meglio di quando pensi negativo, perché tutto è attrazione e di conseguenza trasmetti e ricevi quello che la tua testa sta elaborando».

«Noi non siamo solo fisico, ma anche energia. Pensa al corpo umano come ad un televisore: se non arriva la corrente non funziona e il pranoterapeuta questa energia prova a trasmetterla per guarire. Di che cosa mi sono occupato? Di problemi alla colonna vertebrale, ernie, stiramenti, psoriasi, calcoli, ansia che va affrontata pensando al riequilibrio di vibrazioni interne sbagliate».

«C’è una rete che ci coinvolge in maniera spesso inconsapevole, fatta di onde vibrazionali che collegano anche a distanza, perché se esistono fotoni e quanti, noi siamo fatti di fotoni e quanti. Poi ti vorrei parlare di Fibonacci, ma sarà per un’altra volta, se vorrai».

Vorremo eccome, se già a trascrivere sulla tastiera questo articolo un brivido lo abbiamo provato…

Franco Montorro

Attualità / In Città

4 Marzo 2016

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