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Inno a Joey
La musica è cambiata, con Saputo alla guida del Bologna: da quasi marcia funebre a movimento “Allegro, ma non troppo”. Perché c’è ancora da fare
Nel Dicembre del 2014 venne istituzionalizzato l’incarico di Joey Saputo come Chairman del Bologna, dunque il prossimo sarà il suo secondo Capodanno alla guida della società rossoblù.
Cosa è cambiato, da allora a oggi, nella testa e nel cuore dei tifosi? Diciamo che allora c’era molta speranza, presto trasformata in realtà, per una squadra che però ha fatto fatica a crescere e stabilizzarsi. Ecco, la grande differenza è in una certa, diversa velocità fra area dirigenziale e aerea tecnica. Dico dei patimenti con Lopez, di una promozione che più che di rigore è stata di traversa, delle indecisioni sul mercato estivo, del rendimento disastroso con Rossi. In mezzo, un mercato invernale rinfrancante e qualche colpo a sorpresa in quello estivo, più l’azzeccata decisione di affidare la squadra a un tecnico di grana più fine come Donadoni.
Per il futuro grandi e giusti progetti di riqualificazione per lo stadio, elemento imprescindibile per andare avanti senza affanni. E, nell’immediato, un piccolo, grande mercato. Dico piccolo e grande perché non mi aspetto acquisti clamorosi, ma quelli giusti e dimensionati per irrobustire adesso il Bologna, ma di un rafforzamento che duri nel tempo. Quindi, non parcheggi invernali di campioni sul viale del tramonto – anche se un “Nome”, uno solo male non farebbe – e nemmeno ragazzi rampanti ma ancora tutti da testare in Serie A. Per questi ultimi, semmai, ci sarà posto in estate, quando alla struttura consolidata si potranno sì aggiungere giocatori già al top e altri per i quali, inizialmente, tanta panca significherà comunque tanta esperienza. Intanto godiamoci questo finale d’andata che vede il Bologna respirare comodamente anziché stare male nei miasmi delle zone più basse della classifica.
Per questo è facile augurare a tutti Buon Anno e ancora più facile, pensando agli auspici per il 2016, sperare di ritrovarmi qui, fra dodici mesi a parlare di un Bologna splendido splendente e lo sarebbe anche solo se fisso nella famosa parte sinistra della graduatoria. Io ci credo e voi?
Franco Montorro
27 Dicembre 2015