Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 51
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 52
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 53
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 54
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 55
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 56
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 57
La sindrome da Gip all’edicola – 4: il Corriere di Bologna
Il Giudizio Istintivo Preventivo scatta, in chi legge un quotidiano, su chi fa una scelta diversa. Dopo Carlino e Repubblica ecco il Corriere
A Reggio Emilia possono anche vivere quattro quotidiani e convivere i rispettivi lettori, a Bologna si è sempre fatta molta fatica ad averne tre o più: l’antico Carlino, la signora di mezza età Repubblica e poi? Defelsinizzata la gracile, oggi, Unità chi si ricorda, giusti 40 anni fa “Il Nuovo Quotidiano “ diretto da Enzo Tortora e “Il Foglio” di Luigi Pedrazzi e Ermanno Gorrieri? Poi le montagne russe del Domani-L’Informazione. In questo quadro di ormai affermato duopolio dopo gli ultimi sussulti del giornale fondato da Antonio Gramsci ha provato ad inserirsi il Corriere di Bologna, inserto locale del Corriere della Sera il cui motto sembrerebbe essere “Avanti al centro contro gli opposti estremismi”, come nella migliore tradizione della buona borghesia lombarda a cui si è rivolta la testata milanese fin dal suo apparire.
Oggi che i confini del Terzo Stato appaiono più incerti, il lettore medio dell’inserto bolognese appartiene comunque ancora ad un élite culturale, scarsamente attratta dal populismo pro popolino del Carlino e dalla politicrazia che caratterizza la Repubblica. Insomma, c’è qualcosa di mezzo fra i titoloni splatter dell’uno e le lunghe cronache rosso-rosa dell’altro. Una tradizione rassicurante, come il formato più grande degli altri due, lenzuolo contro federe, ed una certa puntuta attenzione verso la Giunta e Virginio Merola. Più degli altri due quotidiani, una tendenza dei redattori sportivi del Corriere di Bologna è quella di cercare il prima possibile di allargare le proprie zone di competenza, come se calcio e basket fossero una scuola media prima di passare alle superiori del lifestyle, della moda e da lì, chissà se all’università della politica e dell’alta cronaca – più Università che Quartiere Pilastro, per intenderci – Da leggere con sommo piacere e con calma soprattutto la domenica mattina, dopo aver magari comprato il cabaret delle paste.
Dino Squassa
23 Novembre 2015