Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 51
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 52
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 53
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 54
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 55
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 56
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 57
L’amicizia fra Aquile e Squali
Domenica la Fortitudo ospita gli Sharks di Roseto. Due tifoserie vicine che potrebbero gridare insieme: «Maledetti bastardi, siamo ancora vivi!»
L’autore di questo articolo è il Direttore di www.roseto.com, testata internet che si presenta con lo slogan “Il basket e la cultura dei campanili senza frontiere”. Luca è un uomo di pallacanestro e di cultura ed un eccellente giornalista che ha sempre saputo combinare la passione e la professionalità (f.m.)
Domenica 22 ottobre 2000, PalaDozza di Bologna. Il Roseto Basket Lido delle Rose gioca la sua seconda partita in Serie A, dopo l’esordio vincente in casa contro Milano (la partita al termine della quale Stefano Attruia si tolse la canotta dell’Olimpia per indossare quella di Roseto). La prima, storica, trasferta del Roseto nella massima serie muove a commozione anche uno scoglio come me. Parto dunque, insieme a Giorgio Pomponi, Lorenzo Settepanella, Fabrizio Rapagnà, Silvia Mattioli. All’ombra delle due torri ci aspettano Enrico Schiavina e Stefano Vanoncini. Mangiamo alla grande e poi andiamo al PalaDozza. Nel centro di Bologna – dove per definizione canora non si perde neanche un bambino – io mi sento Totò (e pure un po’ Peppino) versione “nojo vulevon savuar”. Sono troppo agricolo per la Dotta. Entriamo al PalaDozza e vediamo Antonio Albanese e Biagio Antonacci, tifosi fortitudini. Fabrizio, armato della mia videocamera, li filma e scambiamo due battute. Il minimo sindacale di sopportazione loro, prima che chiamino la sicurezza. Poi è tempo della partita. Paf Bologna–Cordivari Roseto finisce 78-67. Per i bolognesi poker di doppie cifre (15 di Fucka, Meneghin e Galanda, 12 di Basile). Per il Roseto di coach Melillo, 24+5 di Boni e 12+5 di Guarasci, mentre Lockhart segna solo 2 punti ma arpiona 10 carambole. Finisce la partita e le due tifoserie si annusano. I bolognesi applaudono i rosetani, che rispondono. Il campo viene pacificamente invaso. Fabrizio riprende tutto. Credo che le immagini siano anche andate in onda nella trasmissione TV “Sotto Canestro”. È l’inizio del gemellaggio che verrà ufficializzato nel 2005 e che quest’anno compie il suo primo decennale. C’erano ancora Giacchino e Simone, Nicola e Gigino. E tanti altri che oggi siedono in Curva Nuvola. Era il 2000. E Aquile bolognesi e Squali rosetani unirono cielo e mare, incontrandosi nella terra del basket e piacendosi fin da subito.
Quanti ricordi! Mai banali o scontati, visto che le partite fra Fortitudo Bologna e Roseto sono sempre state un incontro di ultras fratelli sugli spalti, ma anche confronti fra squadre forti o fortissime. E poi ricordi belli che spesso vanno oltre il basket. In campo c’è la splendida immagine catturata da quei diavoli di Ciamillo&Castoria del giovane Marco Belinelli che marca Mahmoud Abdul-Rauf. Oppure quella (sempre della premiata ditta fotografica Giulio&Elio, Ciamillo-Castoria) con Christian Di Giuliomaria nei panni della madonna e il povero Rauf come un cristo sofferente per l’infortunio che lo tolse di mezzo ai quarti dei Playoff 2005, con l’Aquila che arrivò poi a ghermire lo Scudetto. O, ancora, Spizzico che abbraccia Mancio, mescolando una volta di più i colori rosetani con quelli fortitudini, immortalato dal buon Nicola Celli. Fuori dal campo c’è la bella solidarietà dei tifosi della Effe, che nel 2009 portarono il ragù per la pasta alla bolognese a Roseto, cucinando al PalaMaggetti, insieme ai loro fratelli rosetani, per oltre 1.500 sfollati aquilani colpiti dal terremoto del 6 aprile. I Rosetani ricambiarono nel 2012, con la partita del cuore all’Arena 4 Palme, invitando i gemellati tifosi della Fortitudo e del Barcellona Pozzo di Gotto, raccogliendo oltre 5 mila euro per i terremotati di Mirandola. Quest’anno, alla prima di campionato, approfittando della pausa data alla loro squadra i fortitudini sono scesi a Roseto, passando prima da Spizzico per gli arrosticini e il pesce di rito, per stare in Curva Nord con i Rosetani e tifare insieme in Roseto-Treviso.
Domenica 8 novembre, c’è da giurarci, sugli spalti sarà festa grande per Fortitudo-Roseto: due squadre che si ritrovano in Serie A2, 10 anni dopo essere morte e risorte più volte. Due tifoserie sanguigne, che non muoiono né mollano mai, alle quali starebbe bene l’urlo di Steve McQueen, nei panni di Papillon, quando finisce l’omonimo film: «Maledetti bastardi, sono ancora vivo!». Sì, Roseto e Fortitudo Bologna sono ancora vivi.
Luca Maggitti
6 Novembre 2015