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Bolognain - Dentro la Città


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Chili Ink

Pubblicato il 21 Novembre, 2015 | da bolognain

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Mobilitarsi per un certo tipo di traffico

Ci sono categorie che meriterebbero più considerazione, quando non tutela. Diamo loro la città, che tanto…

Dopo la ciclabile e la segnaletica orizzontale per i ciclisti sarebbe giusto dare più considerazione anche ad una serie di persone che quando si muovono lo fanno in condizioni di obiettiva singolarità, categorie che andrebbero tutelate in maniera specifica. Eccone alcune:

  • Ciclisti sempre e comunque, soprattutto se non hanno bici con i fanali, se girano contromano o sotto i portici;
  • Passanti sulle strisce pedonali che non guardano a destra e a sinistra ma al loro smartphone;
  • Podisti che le strisce pedonali le attraversano di corsa, per non interrompere il ritmo di corsa;
  • Pensionati con i carrelli che all’apertura degli ipermercati viaggiano forte come nemmeno una Ferrari alla partenza del GP di Monza;
  • Pensionati che alla macchinetta delle prenotazioni per l’esame del sangue premono il tasto Lavoratori, anche se è evidente che sono coevi della Regina Vittoria
  • Finti tonti che alle casse rapide-massimo 15 pezzi si presentano con carrelli pieni di viveri sufficienti fino alle Olimpiadi del 2020;
  • Automobilisti che guidano una smartcar e che in tangenziale ti sfanalano arrivando a due metri anche se stai andando ai 120 e davanti hai una colonna di macchine che da Borgo Panigale arriverebbe a Villa San Giovanni;
  • Automobilisti che davanti al Bar Venezia in Via Andrea Costa parcheggiano in seconda fila anche se davanti e dietro avrebbero 16 metri di spazio libero;
  • Automobilisti che davanti alle scuole arrivano con 30 minuti di anticipo sulla campanella di fine lezioni e parcheggiano dove capita, ma di preferenza in mezzo ai maroni;
  • Scooteristi che al semaforo fanno slalom per guadagnare cinque metri e due secondi e chissà come li impiegano quei 30 secondi che a fine giornata hanno risparmiato;
  • Gente che sale sull’autobus dalla porta centrale e anche loro, chissà cosa guadagnano dal non aver fatto dieci passi indietro o in avanti;
  • Operatori delle compagnie telefoniche che passeggiano avanti e indietro rispetto alle loro postazioni mobili chiedendo se hai ricevuto il loro omaggio;
  • Postulanti che nel parcheggio del Maggiore o a Porta Galliera non ci provano nemmeno a fingersi posteggiatori, però il mezzo euro glielo dai comunque perché hai paura che ti righino la macchina;
  • Banchettari che raccolgono firme “contro la droga”. Se bastasse solo una firma, sai quanti avrebbero già il polso slogato a forza di scriverla…
  • Attraversatori di strada in diagonale fuori dalle strisce, che quando da un marciapiede all’altro in linea retta ci sarebbero dieci metri, loro ne percorrono trenta e preferibilmente guardando dal lato opposto a quello da dove arrivano le macchine.

Dino Squassa

Attualità / Chili Ink

21 Novembre 2015

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