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Nettuno si può giudicare
Dopo aver criticato la pubblicità dell’evento bolognese di “Possibile” eccoci a valutare il logo di “Coalizione Civica”. Bruttarello, diciamo
A partire da quello scudetto bipartito che si adagia sull’idea che gli unici colori bolognesi siano il rosso e il blu e dalla ripetuta scelta sbagliata di scrivere su fondo non bianco, quando è noto che l’unico colore alternativo, per chiarezza e immediatezza della lettura sarebbe semmai il giallo. Ma no, le forze della Sinistra hanno comunque la debolezza di mettercela comunque una gradazione di rosso. Meglio se scolorita o meno aggressiva di quella che c’era ai tempi del PCI. Come la politica a confronto, più o meno.
Poi tre font diversi per quattro parole, bruttissimi i caratteri e la scelta grafica del “per”.
Infine il mezzo busto del Nettuno, con quella mano che sembra benedicente e quelle due punte di tridente, dietro, che fanno pensare ad una coda luciferina, mentre l’impressione generale – per chi non è bolognese (ma tanto se non lo è non vota qui e allora chissenefrega) – è che in realtà il personaggio si ispiri al Caronte nella Divina Commedia disegnato da Gustave Doré. Andatela a vedere e ditemi se sbagliamo di molto.
Poteva andar peggio, ad esempio con l’illustrazione del Nettuno nella conosciuta e goliardica veduta da Nord Ovest, diciamo più o meno all’altezza della Sala Borsa, ma sarebbe stata un’immagine da veri pistoloni.
Franco Montorro
4 Dicembre 2015
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