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Queste non sono più le mie Vu Vere
L’ennesima, imbarazzante prova della Virtus provoca ad un tifoso esperto la reazione più amara: il disinteresse
Conosco Simone Baruzzi da quando ancora svolgeva la professione forense e l’ho seguita nella sua evoluzione, per così dire artistica, apprezzando il fatto che in materia di basket si è sempre espresso riuscendo a coniugare le radici della professionalità con le ali della fantasia, come confermano le righe che mi ha inviato e che volentieri pubblico (F.M.)
Lo dico adesso, che sono sotto di sei a metà, ma ci penso da un po’.In 43 anni di tifo, io non mi ricordo un’edizione di Virtus più trista e triste di questa qua. Poi magari rimontano e vincono, ma la sostanza non cambia. Una banda triste e confusa, di ragazzini allo sbando, giovani che si credono arrivati e giocatori teoricamente fatti e finiti che non corrono, o semplicemente non sono capaci di giocare bene a basket. Pittman (forse) a parte, che però mi pare qui a svernare, più che a giocare. Una roba così fa passare ogni voglia di uscire di casa e farsi il tragitto fino a palazzo, anche essendo abbonati.
Bene, 3 a 24 alla ripresa del gioco. Coinvolgimento, zero.
grazie anche alla società, o quello che è, con ‘sta formazione e ‘sta dirigenza inconcepibili. Riuscire a far disamorare me a questi colori é davvero un’impresa titanica.
Ok, rimessa, si gioca . E’ gioco, sta roba qua? Io sono tranquillo e freguntubo. Roba da non credere a me stesso, mentre dico ciò che (non) provo. Sfogo finito, olé.
In sintesi, che non è da me: non mi sento rappresentato da questa gente qua, non mi accendono niente, non hanno dentro niente di quello che mi fa amare la Virtus da quando avevo sette anni, ecco. Sono incredulo.
Questa squadra è brutta e senz’anima, punto. Roba che nemmeno Cocciante (chiedo scusa a chi apprezza Cocciante). Dev’essere roba di spogliatoio, o di e(S)quilibri, o rapporti, non so.
Quelli nuovi, parlo di Williams e Odom, valgono molto ma moltissimo meno di Hazell e White, punto. Pittman avrebbe i numeri, ma è un elefante di cristallo, sennò non sarebbe qui.
Manca Ray, che è rotto e in rotta con lo staff (vedi tweet di qualche giorno fa). Un bel quadretto, dài.
Come volevasi dimostrare, partita persa ai supplementari, dopo esser stati a +4 a 17 secondi dalla fine (il che mi ricorda qualcosa).
E persa contro Cinciarini (quello anziano), Amoroso e Gaddefors.
‘Spetta che lo ridico(lo): Cinciarini, Amoroso e Gaddefors! Ma anche avessimo vinto, non avrei cambiato di una virgola il mio pensiero.
questa gente qua, chi cavolo è? E perché, soprattutto, qualcuno permette che indossi quella maglia li, senza sudarla?
Bah, in altri tempi, non avrei parlato per due giorni. Non è certo una retrocessione (a cui non credo nemmeno io), il problema. Il problema è che non me ne frega più niente, né ci starei male, se succedesse. Oggi non brucia. Questo è un segnalone. Quello più brutto. Vabbé, adiós
Simone Baruzzi
3 Novembre 2015