Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 51
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 52
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 53
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 54
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 55
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 56
Warning: A non-numeric value encountered in /public_html/wp-content/themes/themeforest-2415788-gonzo-clean-responsive-wp-magazine/gonzo/single.php on line 57
Referendum: convegno di Possibile per il No
AdAnzola un convegno organizzato da Possibile sulle ragioni del rifiuto, al referendum del 4 dicembre, alle proposte di modifica della Costituzione
Una sala gremita, quella della Casa del Popolo “Ivano Barberini” di Anzola dell’emilia, per ascoltare il dibttito fra Elly Schlein europarlamantare di Possibile e il giornalista Franco Montorro. Tema della serata il referendum costituzionale del 4 dicembre, con il giornalista che via via esponeva alla politica le ragioni dei fautori della riforma ed Elly Schlein – a favore del no – le commentava e le confutava. Riassumiamo in dieci punti le argomentazioni contrarie allla manovra di riforma di un testo che – ricordiamo – prevede larghissime e sostenziali modifiche alla Carta, soprattutto per quello che riguarda struttura e compiti del Senato della Repubblica. In buona sostanza, riassumendo, le risposte e le considerazioni di Elly Schlein a favore del No, perché se vince il Sì:
- Il Senato non viene abolito, ma viene abolito il voto dei cittadini per eleggerlo;
- Il Senato diventa un dopolavoro per 100 sindaci e consiglieri comunali, magari molti in passato coinvolti in scandali e che a quel punto potrebbero poi fodere dell’immunità parlamentare;
- Il Senato non viene eletto dai cittadini ma dagli stessi consiglieri comunali;
- Le competenze del Senato resteranno numerose e gravose: ad affrontarle senatori part time e a rotazione continuata (decadranno e verranno sostituiti quando cesserà il loro mandato in città/regione);
- L’auspicata semplificazione è un miraggio, aumenteranno le procedure legislative e i conflitti di attribuzione;
- Si crea un’enorme sproporzione senza senso con la Camera: 100 senatori e 350 deputati;
- Il Senato non costituirà un contropotere rispetto alla Camera, non avendo particolari poteri di inchiesta e di controllo;
- Grazie all’attuale legge elettorale che prevede 340 voti certi al primo partito e che solo la camerà dà la fiducia al governo il rischio è quello di un premierato assoluto e assolutista;
- La riforma restringe la posssibilità diretta dei cittadini alle scelte politiche;
- La riduzione dei costi è minima, nemmeno paragonabile a quella che si sarebbe ottenuta dal dimezzamento di Deputati e Senatori
Redazione www.bolognin.info
24 Ottobre 2016