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Ricordi del tempo che fu
Chiude il famoso negozio di dischi di Via Ugo Bassi. Sarà sostituito da una multinazionale dell’abbigliamento. Segno dei tempi che cambiano?
C’era un tempo in cui la riproduzione della musica era un fatto concreto, con più oggetti adatti allo scopo: dal grammofono al lettore, dai dischi in vinile alle musicassette. E il discorso vale anche per le immagini: dal televisore al video registratore, dalle cassette ai dvd. Questi ultimi, insieme ai cd, sembravano eterni ancora l’altro ieri. Oggi se andate nei reparti audiovideo di qualsiasi grande struttura commerciale vi accorgerete che lo spazio loro dedicato è sempre più ridotto e del resto se sul computer su cui sto scrivendo non esiste più nemmeno una porta per usare i dischetti argentati ci si rende conto che la battaglia l’hanno già vinto i file, MP3 e compagnia bella.
Così ad andare in crisi sono i negozi al dettaglio più che le case discografiche e cinematografiche. Al di là della lotta sempre in corso con la pirateria, per loro è meglio far scaricare a costo ridotto una canzone o un film, risparmiano molto sulle spese di realizzazione, confezione e distribuzione del rischio oltre al compenso dovuto al commerciante. E il commerciante va in crisi. Ultimo della serie, a Bologna, Ricordi, in Via Ugo Bassi. Chi si ricorda più di Nannucci in Via Oberdan o della Coja di désc, La casa del disco, Camarillo, Borsari, Blaffard.
Tutto sommato uno zoccolo duro di appassionati del “materiale” è rimasto, anche del vinile, ma poi arrivano le catene ricchissime, che si permettono di pagare cifre d’affitto impossibili per realtà pure dalle basi solide, come era Ricordi che è del Gruppo Feltrinelli.
Già. Le prossime vittime saranno le librerie, forse? A Bologna ne sono già state chiuse tante: è il progresso, bellezza? No è la bruttezza di un progresso con poco romanticismo. Pensate solo al fascino di certe copertine, soprattutto degli LP: “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd non sarebbe stata tutto quello che ha rappresentato senza quel prisma. Le copertine dei libri virtuali su Amazon, Google Store o Ibooks quanto attraggono?
Franco Montorro
2 Aprile 2016