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Santa Cecilia, chi la conosce?
C’è un Raffaello nella Pinacoteca. Un dipinto risalente al 1515. Ma parlarne di più per promuovere la città sembra proibito
Altre città che espongono un dipinto di Cimabue e tre sculture di Michelangelo avrebbero giocato questi assi sul tavolo della promozione turistica. Bologna no, chi di dovere sembra infischiarsene e chi ci rimette sono la città, i cittadini e i turisti. Nella Pinacoteca Nazionale in Via delle Belle Arti c’è il dipinto ad olio su tavola noto come “L’estasi di Santa Cecilia” di Raffaello, opera del genio di Urbino che pare l’abbia realizzata esattamente 500 anni fa, fra il 1515 e il 1516 e figuriamoci se qualcuno di istituzionale celebrerà mai l’evento. E’ ritenuta uno dei lavori più innovativi nella storia della pittura italiana, fonte di ispirazione per numerosi artisti successivi a Raffaello e anche al non esperto d’arte è un quadro che provoca sensazioni e suggestioni forti, oltre al nome dell’artista che lo ha realizzato.
Ma un arguto ex dirigente dell’Ascom, negoziante di fama nel centro di Bologna, una volta mi disse: «Prova a fare il turista e a chiedere in una qualsiasi attività commerciale vicino a Piazza Maggiore dov’è la Pinacoteca. La maggior parte andrà a fare una ricerca sull’elenco del telefono».
E’ passato qualche anno, oggi la farebbe su internet ma la sostanza non cambia e riguarda una realtà che a qualcuno darà fastidio e che negherà: Bologna non è, e chissà se sarà mai, una città (anche) a vocazione turistica. Da fuori va bene che vengano i mordi e fuggi delle fiere, manifestazioni peraltro in sofferente declino, e i più stabilizzati studenti fuori sede, che però dopo aver pagato la retta e l’affitto di soldi da spendere in luoghi pubblici ne hanno pochini e come diceva quell’ex ministro di un governo di pochi anni fa, con la cultura non si mangia e questo sembra essere il desolante riassunto di chi gestisce la questione a Bologna. magari mangia, ma tiene tutti gli altri a digiuno; magari preferisce chi pasteggia a champagne e caviale dimenticando il più redditizio, anche se semplice, pane e salame.
Franco Montorro
27 ottobre 2015