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Tex Willer alla bolognese
Arrivano i nostri! Cinque disegnatori nella saga del celebre ranger a fumetti sono nati sotto le Due Torri
Tex Willer, semplicemente Tex è il più famoso personaggio a fumetti italiano, letto dal 1948 ad oggi da decine di milioni di appassionati di tutte le età. Creato da Gianluigi Bonelli e realizzato da Aurelio Galeppini in arte Galep, in tutto questo periodo è stato scritto e disegnato da altri, come nel caso del supplemento annuale alla versione mensile, quello che viene definito Texone. Atti unici di grande effetto, come quello del volume uscito nel 1996 con gli straordinari disegni del bolognese Roberto Raviola, in arte (è proprio il caso di dire così) Magnus. Già celebre per i vari Kriminal, Satanik e Alan Ford, Magnus una ventina di anni più tardi accetta l’offerta di confrontarsi con il mito Tex e inizia una lunghissima storia, durata anni, di continui rinvii nella consegna del materiale, che l’editore Sergio Bonelli accetta dopo aver visto la straordinarietà delle prime tavole. Il talento e il perfezionismo di Magnus lo spingono a un lavoro di preparazione e realizzazione che otterrano un risultato straordinario: “La valle del terrore” è forse la più bella storia a fumetti mai disegnata in Italia. Un’opera magistrale alla quale contribuì un altro fumettista bolognese, Giovanni Romanini, ad esempio lavorando sui cavalli che a Magnus sembravano sempre non bene disegnati. Un’opera che è stata il testamento artistico di magnus, morto nel febbraio del 1996 dopo aver consegnato l’ultima tavole del capolavoro uscito quattro mesi più tardi.
Ma fra la Via Emilia e il Western ci sono altre disegnatori Made in Bo. Lucio Filippucci, classe 1955, che così ha descritto il suo approccio con Tex: «E’ un personaggio che ho imparato ad amare. Ha un abigliamento preciso, armi, un suo modo di cavalcare, di guardare. Anche i luoghi, gli arredi, gli oggetti devono essere verosimili, esatti. E’un western realistico, sporco, polveroso».
Andrea Venturi, nato nel 1963, esordisce su Tex nel 1994. A ch gli ha chiesto che cosa direbbe se dovesse descrivere il personaggio di Tex a chi non lo conosce ha dato una risposta inattesa, bellissima e significativa: «Se posso spostare il senso della domanda dal piano della somiglianza fisica a quella caratteriale, fatta di ottimismo, del non perdersi mai d’animo nemmeno di fronte alle peggiori avversità vi fare il nome di quel gran bel personaggio dei nostri giorni che è Alex Zanardi».
Laura Zuccheri, infine, è nata a Budrio e suo padre è quell’Ettore Zuccheri ex allenatore di basket della Virtus. Sta lavorando ad una storia di Tex che dovrebbe uscire nei prossimi mesi, ma ha già conquistato un record imbattibile, perché nel 2013 è stata la prima donna a disegnare una copertina, un onore che molti suoi colleghi non hanno mai avuto. Prima donna in 67 anni di vita del fumetto. Perché le è stato chiesto? «Intanto c’è un dato culturale: le bimbe giocano con le bambole, è molto raro che vengano cresciute in maniera diversa. Ed essendo il western un genere difficile lo devi avere dentro… E’ comunque un personaggio difficile. Per i cavalli, per i cappelli, che pochissimi sanno “mettere” in testa ai personaggi, poi per le armi… Devi amare la natura, gli indiani, avere il gusto del particolare per le diligenze, i villaggi».
Franco Montorro
20 ottobre 2015
Disegno © Copyright Sergio Bonelli Editore